Comincia così la letterina che io, bambina di una volta, scrivevo con trepidazione e con grande fiducia, aspettando la notte magica di Natale. Ed è cosi' che ho insegnato a scrivere ai miei bambini quando è arrivato il loro turno ..... (conservo ancora alcune delle loro letterine).
Ed è ancora così che ho cresciuto questi bambini insegnando loro a rivolgersi a Gesù Bambino nelle loro preghiere della sera... Ora che sono grandi non posso più vivere questo momento di raccoglimento serale con loro, ma spero e ne sono certa che qualcosa di quelle preghiere è rimasto nel loro cuore e al momento buono riaffiorerà.
E nel lontano 1962 un piccolo allo "Zecchino d'oro" a Bologna, cantava così:
FAMMI CRESCERE I DENTI DAVANTI
Natale è ancor lontano
oh mio bambin Gesù
ma già ti chiedo un dono
un dono e nulla più
Fammi crescere i denti davanti
te ne prego bambino Gesù
sono due ma mi sembrano tanti
son caduti e non crescono più
Quando gioco insieme ai compagni
ridon sempre e mi fanno: cucù
Io m'arrabbio e non posso dir niente
perchè so che mi burlan di più
Fammi crescere i denti davanti
te ne prego bambino Gesù
sono due ma mi sembrano tanti
son caduti e non crescono più
Quando parlo e dico l'effe
Viene un fischio
Viene un fischio
poi m'intoppo e mi confondo
non son buono più a parlar
(La vispa Teresa avea tra l'erbetta)
(a volo sorpresa?)
(a volo sorpresa?)
(a volo sorpresa?)
no?
no no
no no
no? no?
Fammi crescere i denti davanti
te ne prego bambino Gesù sono due ma mi sembrano tanti son caduti e non crescono più.
Quando gioco insieme ai compagni ridon sempre e mi fanno: cù cù io m'arrabbio e non posso dir niente prrchè so che mi burlan di più
Fammi crescere i denti davanti te ne prego bambino Gesù sono due ma mi sembrano tanti son caduti e n on crescono più.
Questo dono ti chiedo soltanto
e i capricci io non farò mai più
si? si?
non farò più
si? si?
non farò più
non farò più.
Natale è ancor lontano
oh mio bambin Gesù
ma già ti chiedo un dono
un dono e nulla più
Fammi crescere i denti davanti
te ne prego bambino Gesù
sono due ma mi sembrano tanti
son caduti e non crescono più
Quando gioco insieme ai compagni
ridon sempre e mi fanno: cucù
Io m'arrabbio e non posso dir niente
perchè so che mi burlan di più
Fammi crescere i denti davanti
te ne prego bambino Gesù
sono due ma mi sembrano tanti
son caduti e non crescono più
Quando parlo e dico l'effe
Viene un fischio
Viene un fischio
poi m'intoppo e mi confondo
non son buono più a parlar
(La vispa Teresa avea tra l'erbetta)
(a volo sorpresa?)
(a volo sorpresa?)
(a volo sorpresa?)
no?
no no
no no
no? no?
Fammi crescere i denti davanti
te ne prego bambino Gesù sono due ma mi sembrano tanti son caduti e non crescono più.
Quando gioco insieme ai compagni ridon sempre e mi fanno: cù cù io m'arrabbio e non posso dir niente prrchè so che mi burlan di più
Fammi crescere i denti davanti te ne prego bambino Gesù sono due ma mi sembrano tanti son caduti e n on crescono più.
Questo dono ti chiedo soltanto
e i capricci io non farò mai più
si? si?
non farò più
si? si?
non farò più
non farò più.
Comunque sia Buon Natale a tutti!
patri
Ciao Patri, ricordo anch'io quella canzoncina, molto simpatica!!
RispondiEliminaDa noi i bambini scrivono ancora la letterina a S.Lucia: è lei che porta i doni ai bimbi buoni..anche se ormai il babbo Natale d'importazione sta soppiantando un po' tutte le tradizioni...ma S.Lucia resiste...almeno tra i bimbi piccoli!!
Buona domenica!
Carmen
Cara,come me la ricordo!E leggendola la canzoncina l'ho cantata!Penso di essere piu' grande di te di un anno,quindi l'epoca è la stessa!Belli i tempi delle nostre letterine,noi scrivevamo a Gesu' bambino,non c'era Babbo Natale,c'era la befana e nella nostra calza si trovavano anche noci e mandarini.La mia calza era il mio calzettone bianco che profumava di bucato!Mi sono lasciata andare ai ricordi!Sicuro allora si avvertiva di piu' il senso religioso!Baci,Rosetta
RispondiEliminaCarissima Patri, che bel post, mi hai fatta ritornare bambina quando scrivevo la letterina a Gesù Bambino, (sai quelle letterine tutte decorate con tanti luccichini) e poi l'attesa del Natale, la novena in chiesa, il panettone che si mangiava solo ed esclusivamente a Natale, la messa a mezzanotte (era l'unica volta in cui si rimaneva svegli fino a quell'ora) e poi tanta gioia per il poco ricevuto e soprattutto tanta pace interiore e serenità. Speriamo che anche le nuove generazioni possano riscoprire il vero significato del Natale (mamma come sono stata prolissa!!!)
RispondiEliminaUn abbraccio
Adriana
Che bellissimo post!!!La letterina mi sta molto a cuore e, da quando ho il mio bimbo, è una tradizione che non può mancare ad ogni Natale. In questi giorni ha cominciato a scriverla...sono questi i veri momenti del Natale.
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
Me la ricordooooooooo! Eccome se me la ricordo. Sapessi come condivido e vorrei fare molto di più, riguardo a ciò che hai scritto sul Natale vero, spirituale e NON commerciale. Ma posso dirti una cosa: ciò che si semina si raccoglie, magari non subito, i ragazzi si sa, si dice nero e loro rispondo bianco, "sembra" non ascoltino ma vedrai.....torna tutto cara amica, torna tutto! Sei una brava mamma, lo si percepisce benissimo e i tuoi figlioli diventeranno persone meravigliose. Paola
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