Ordunque, archiviata, o quasi, la mania dei fingerless gloves eccomi a riproporre quella dei cappelli..
e qui devo mettere in gioco l'amica Emma, che mi ha contagiata e conquistata con il suo post..
Ho voluto provare e .... non riesco a fermarmi...
Adoro i cappelli, specie quelli che fanno "vecchia signora", ma dopotutto un pò lo sono...
E non solo le vecchie signore portano questo accessorio così importante ma anche le icone di stile come la nostra indimenticabile Audrey Hepburn
o le più attuali figure regali...
E così, vi dicevo, mi sono messa a sferruzzare e poi a fare bucati e questo è il risultato prima e dopo la cura (ho utilizzato della Lana Gatto "Niger"):
Prima...... |
Per decorare il cappellino più vezzoso che io chiamo "modello paralume" ho fatto delle piccole rosette all'uncinetto che, dopo aver seguito il cappellino nella lavatrice ho applicato sullo stesso...
Questo invece è il secondo esperimento, ho lavorato della lana Alpaca e devo dire che mi piace molto questo aspetto un pò "pelosetto"...
Prima...... e..... |
Dopo!!! |
Non credo mi fermerò per il momento e non credo neppure che troverò il coraggio di indossare questi copricapi...
Pertanto se qualcuno si innamorasse di questi vezzosi cappellini non ha che da chiedere... sono modelli unici... infatti quando si passa alla fase lavaggio l'ignoto incombe... non si sa cosa uscirà dalla macchina infernale..
Se poi qualche lettore di passaggio volesse delle spiegazioni mi scriva senza timore, sarò felice di condividere questa esperienza entusiasmante.
Opps... dimenticavo: questo è l'ultimo mio post dell'anno che va terminando, pertanto ne approfitto per augurarvi un sereno 2015, ricco soprattutto di gioia del cuore!
patri