23 aprile 2013

Mila Waldorf Doll


La piccola Mila ha preparato il suo zainetto ed è in partenza per ..... Ginevra.



Dopo aver abitato con me per qualche tempo è giunta la richiesta di zia Rita che voleva regalare ad una piccola bimba una compagna di giochi che fosse unica e speciale e soprattutto fosse nata da mani amorose, come solo può esserlo una bambola hand made..
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Ed eccola qui, la piccola Mila con la sua aria sbarazzina, il cerchietto con fiocco a trattenere i capelli, il suo abitino bon - ton, le sue scarpette in tinta e..... non dimentichiamo, la biancheria in fine batista con del pizzo..










Nel bagaglio di questa signorina, ho messo anche le istruzioni per la manutenzione, nonchè il mio recapito per ogni ed eventuale necessità (informazioni o piccole riparazioni), perchè una bambola Waldorf non si butta se si rompe, si ripara, si conserva e diviene parte dell'infanzia...
Raggiungerà, come ho già detto, dopo aver valicato le Alpi e magari viaggiando sul famoso Trenino rosso del Bernina, la sua omonima a Ginevra....
Buon viaggio piccola Mila!!!!!

18 aprile 2013

2 notti in fuga ..... come uscirne distrutti.....

Correva il Natale 2012...

e sotto l'albero trovai un fatidico cofanetto Regal One, riportava "Due Notti in fuga...."
Mai regalo fu più gradito, solamente dovemmo attendere il momento propizio e scegliere la meta, caso volle che decidemmo per Bolzano e dintorni...
Ora a fuga avvenuta, vi lascio alcuni scatti (a dire la verità troppo pochi) anche perchè quando visito dei nuovi luoghi mi piace assorbire tutto a 360° gradi, profumi, colori, odori, sapori di ciò che mi circonda  e la fotografia, grazie anche alla mia scarsa qualità di fotografa, non rende giustizia alle emozioni...  

 Centro storico di Bolzano




Ingresso antico Municipio


Moda Tirolese sotto i portici


Affascinante facciata di Palazzo  


e a seguire dopo aver percorso la Gardesana siamo al fin giunti sulle sponde del Benaco meridionale e qui le meravigiose sfumature argentee degli ulivi che dipingono le rive:




Romantica lampada su vecchia casa a Sirmione  e ......
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colori, profumi e sapori di questo travagliato, ma splendido sito che è appellato, meritatamente
il Bel Paese!!!!

Alla prossima fuga......
patri & C.

P.S. Vorrei spiegare il titolo: il fatto è che essendo diversamente giovane, le capacità di recupero si sono un pò limitate e pertanto il rientro è stato un pò traumatico....

13 aprile 2013

Trotta cavallino, trotta, trotta.....


Eccomi, con un po' di sensi di colpa mi ripresento sulla scena...
Ultimamente sono un po' latitante, un po' di acciacchi e centomila cose da fare...
comunque questo e' il risultato dei miei ultimi pasticci:

Un vecchio cavallino a dondolo, recuperato tra i  giocattoli dismessi da un asilo e lasciato ad impolverarsi in  cantina fino a pochi giorni fa.
Ho seguito le istruzioni colte qua e la' dal web e dopo averlo carteggiato scrupolosamente ho dato una prima mano di vernice color avorio, specifica per legno, ad asciugatura avvenuta ho passato di nuovo la carta vetrata, cosi' per altre due  volte...
Dopo la terza mano ho passato la carta vetrata solo su alcuni punti simulando l'usura del tempo e dell'uso.
Ho dato della cera d'api (presso la Mieleria Moltoni ho acquistato  la cera d'api e dopo averla sciolta sul pentolino  (usate la piastra elettrica per scongiurare il pericolo d'incendio...) l'ho miscelata con dell'acquaragia e profumata con dell'essenza di lavanda. La proporzione e' 180 gr. di cera per 1/2 litro di acquaragia... si potrebbe usare anche l'essenza di trementina, ma ha un costo elevato...
Dunque dopo aver incerato il mio cavallino, ho lasciato asciugare la cera.e infine ho lucidato il tutto con panno morbido e voila' la base e' pronta.
Con della ciniglia di cotone ho rifatto la criniera preparando una matassina piatta che messa tra uno strato di carta velina e una fettuccia ho cucito per il  lungo; ho incollato con della colla a caldo la fettuccia sul collo del cavallo. Per la coda ho preparato una  matassa della lunghezza voluta e dopo averla fissata  con del filo, l'ho incollata al sedile.
Ho poi applicato della passamaneria per simulare il morso del cavallino...
Per le orecchie ho utilizzato dell'ecopelle per la parte esterna e del cotone a righe avorio per l'interno.
Guardando il risultato mi rendo conto che la fretta di finire ha un po' penalizzato la riuscita, avrei potuto fare di meglio, ma accontentiamoci...
Voi che ne dite? Pronto per cavalcare, crinera al vento, nelle sconfinate praterie della fantasia...
Al prossimo pasticcio....

patri

26 marzo 2013

1° candelina per il mio blogghino

Buongiornooooooo
Eccomi a voi, scusate l'attesa...
Ordunque, quanto mi piace questa parola..., ordunque dicevo ho raggiunto il traguardo di 1 anno con voi care e cari amici blogger e non mi dilungo in riflessioni  che ho già anticipato nel post precedente.
Sintetizzo il tutto in un colossale, grandioso, colorato, gioioso, incontenibile, felice, speranzoso:

GRAZIE!!!!!!!
Ed ora, come promesso, tra i 40 gentili commenti che mi sono stati lasciati e dei quali mi sono deliziata nella lettura, dopo aver utilizzato il sistema random (se vi fidate...) comunico il numero che  or ora è uscito:
N. 17
che corrisponde al commento di ................... 
"ROSETTA"
A ben pensare a chi poteva toccare un cervicalino rosa se non ad una persona che ama il colore rosa in tutte le sue sfumature e di cui porta anche il nome???
Prego pertanto la gentile interessata di contattarmi via mail per farmi avere l'indirizzo onde poter inviare il cervicalino magico.
A tutti quanti ancora grazie per aver partecipato a questa mia festa di compiblog.
buona vita ....
patri 

18 marzo 2013

Di pezzotti e i suggerimenti di Paola

Buongiorno....sono presente....

Oggi prendendo in considerazione il suggerimento di Paola, preziosa amica, voglio tracciare uno spicchio di artigianato locale. Di seguito la storia tratta da un articolo presente nel libro " Alpi Orobie Valtellinesi - montagne da conoscere", ovvero vi parlo dei "Pezzotti"

"Tradizionalmente erano un modo per riciclare, tovaglie, tende o qualsiasi altro tessuto non più utilizzabile. Oggi, sono un design di notevole successo anche fuori dai confini valtellinesi e sono acquistabili nei negozi sotto forma di tappeti, tovagliette la colazione, centrini per mobili e nelle fantasie o nei colori più disparati. Il pezzotto però nasce come un oggetto povero, prodotto della cultura contadina e montanara caratterizzata dalla mancanza di materiali e dagli scarsi contatti con il mercato della pianura. C'e' chi sostiene che l'origine del pezzotto sia da ricercare nelle celebri abitudini montanare di non sprecare nulla, di non gettare mai via niente perché "tutto potrebbe ritornare utile un giorno". Di certo, la nascita di questo prodotto artigianale è il risultato del connubio fra abitudini locali e influenze del mondo esterno; a tal proposito esistono numerose tesi sullo sviluppo dei pezzotti nel comune di Ponte. Molti sostengono che l'introduzione della tessitura a telaio in questa zona sia merito dei monaci Umiliati; a Castionetto di Chiuro infatti, nel XII e XIII sorgeva un monastero dell'ordine degli Umiliati, ritenuti storicamente attivi nel ramo dell'artigianato tessile. Grazie ai monaci quindi, potrebbe essere stata introdotta la tecnica di lavorazione dei tessuti, interpretata poi in modo originale e compatibile con le esigenze degli abitanti locali. Ancora agli inizi del '900 e negli anni della guerra, nelle case degli abitanti di Arigna era presente un telaio di legno per la tessitura e il mestiere veniva tramandato di madre in figlia durante il lungo periodo invernale. Di certo, la produzione non si concentrava solo sui tappeti ma venivano anche prodotte lenzuola in canapa e coperte, teli agricoli e coperte per animali. Famosi erano i pelòrsc, un telo usato dai pastori per la copertura del "calécc" e prodotto con avanzi di filati provenienti dalla lavorazione del lino e della canapa. Dai rozzi pelòrsc o pelòtt, dovrebbe derivare anche l'attuale denominazione dei pezzotti, in dialetto pezzott. In origine i pezzotti venivano confezionati con ritagli di cotone, lino e lana, vecchi abiti, stracci e pezze ridotti a strisce. Oggi invece vengono impiegati materiali di prima qualità provenienti dalle migliori tessiture di Biella, Prato e della Brianza. Come molto spesso accade quindi, si è perso quel carattere tradizionalmente povero del pezzotto e il risultato è una lavorazione non più grezza ma, al contrario, alquanto raffinata. Anche i colori e le fantasie dei tessuti hanno subito importanti modifiche negli ultimi decenni: originariamente i soli colori utilizzati erano i grigi, i neri, i celesti e le tinte pastello. I motivi decorativi erano semplici, i classici rombi erano le fantasie più complesse; oggi, per le esigenze di mercato, i tessuti vengono usati con tinte più vivaci ma si cerca di rispettare le tipiche figure del pezzotto seppur con fantasie a volte complesse."




Ora ci aggiungo un pò del mio, io li  utilizzo come stuoie in cucina, come caldi completamenti di arredo nella baita in montagna, come grazioso abbellimento sulla cassapanca e così via:
Dal disegno più semplice, come sopra esposto, si è passati anche al disegno su commissione , dove i colori ed i decori si possono scegliere in base al proprio gusto ed alle esigenze  dell'arredamento... io li ho pure visti, di piccole dimensioni, e opportunamente piegati a forma di cono utilizzati come portacaramelle... .
Vi ho parlato un pò della mia terra e spero con questo di avervi  invogliato a venire a trovarci ....
vi aspetto .............
patri

05 marzo 2013

1° candelina per Bamboleenonsolo


1° candelina per bamboleenonsolo.blogspot.it


Ordunque, non l'avrei mai detto... è passato un anno da quando, impacciata ed inesperta mi sono trovata a brancolare tra link, blog, post, sal, HTML, banner, guest  e chi più ne ha ne metta...
Sono sopravvissuta e un pò immodestamente  devo dire che ho imparato tante cose nuove, ma la cosa più importante..., so di dire una cosa trita e ritrita...., mi sono arricchita di esperienza, di amicizie, di contatti  anche se virtuali......per ora ......
Alcune di queste amicizie sono rimaste semplicemente dei contatti sporadici, altre invece hanno assunto dei risvolti più personali, intrecciando uno scambio di mail, cosa che mi ha fatto riscoprire il fascino un pò ottocentesco dello scriversi.
Che cosa affascinante questa blogsfera!!!
Ogni tanto mi sforzo di immaginare la realtà senza internet, senza le meravigliose opportunità di contatti che offre...
Non riesco, a tutt'oggi, trascorsi ormai dodici mesi dal fatidico "ci sono anch'io", ad intravedere che risvolti assumerà la mia avventura dal momento che è in continuo divenire..
Staremo a vedere!!!
Vorrei comunque ringraziare tutti quanti si sono mostrati così pazienti con i miei tentativi di neo-blogger e  soprattutto ringraziare chi ha lasciato dei commenti, sempre graditissimi, ai miei post, qualche volta interessanti, (la modestia è una gran cosa) e qualche volta un pò noiosi, ma sempre e comuque scritti perchè sentiti e non tanto per postare.
Pertanto, a tutti i miei followers,  a chi capita qui per caso, a chi con simpatia mi segue dico un grossissimo

GRAZIE !!!!!!!

e vorrei aggiungere quanto segue:
per dare un valore aggiunto a questo grazie, mi permetto di chiedervi di lasciare un commento e di porre, è solo un suggerimento e se vi va, nel vostro blog,  la foto di apertura .
Tra tutti i commenti postati entro il 25 MARZO 2013, sceglierò, che cosa originale, estraendo a sorte, un nominativo al quale invierò, e spero sia gradito, il seguente "cervicalino" (miracoloso strumento per chi è afflitto da dolori cervicali derivanti dalle posture scorrette che si assumono al computer e alla macchina da cucire, per non parlare del ricamo...) .
 

Voglio spendere due parole per questo cervicalino: è imbottito in pula di grano saraceno che gli consente di sorreggere, adattandosi alla colonna vertebrale, in modo corretto il capo, inoltre la lavanda che inserisco all'interno, a contatto con il calore del corpo, sprigiona un gradevole profumo..., la fodera esterna si può togliere onde consentire il lavaggio....
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno provarci.....
  
Patri


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