23 maggio 2012

Rosa, rosae, rosae, rosam, rosa.......






Rosa, rosae, rosam.... mi ricordo l'incubo delle lezioni di latino a scuola, secoli fa quando la declinazione latina del vocabolo rosa, la più semplice, era una cosa odiosa.

Ed ora, eccomi:
in un  mese di maggio, piovoso, freddo e capriccioso, guardo le mie amate rose che cercano di trovare il coraggio di sbocciare in tutta la loro magnificenza le bourbon, con una certa rigidità gli ibridi di tea, con naturalezza e scomposità le  ibride di Rosa Moschata come Penelope e  Felicia di Pemberton, e, con una profusione di pon- pon le noisette, come Blush noisette o la generosissima Aimèe Vibert  e con il loro particolarissimo profumo le inglesi di Austin.... e così via.
Dimenticavo a torto le varie rose che ho riprodotto prelevando dai vecchi orti  e pseudo giardini dei dintorni e che ho ricoltivato dando loro il nome del proprietario della casa: la  rosa Emma, la rosa Carolina ecc.
 Da quanto ho scritto uno può pensarmi felice proprietaria di un immenso roseto, niente di pù falso, la mai piccola collezione di rose è il risultato di quanto sono riuscita a trovare spulciando qua e là sui cataloghi dei rosaisti, frequentando mostre come Orticola, Franciacorta in fiore ecc.,  consultando libri su libri, trapiantandole poi in una piccola porzione di terreno che circonda la mia casa, e dove non era sufficiente lo spazio ho riempito vasi e vasi... incurante dell'ambiente non proprio favorevole alla coltivazione delle rose, vuoi per posizione vuoi per clima.
Devo precisare che non sempre sono stata contrastata solo dal clima ecc. ma anche i miei familari hanno avuto qualcosa da dire: lo spazio esiguto, il discreto numero di rosai, ricchi di spine, hanno fatto sì che sorgessero delle ostitlità, di poco conto e subito superate.



Quanta poesia,quanta perfezione in quei petali, in quei  profumi, ma c'è anche il  retroscena: quante spine, quanto lavoro per curarle,nutrirle, concimarle, tenerle potate.
Se dovessi fare una similitudine con le rose, le comparerei alla vita, piena di bellezza, colori, profumi, ma anche di spine,dolori, fatiche e delusioni....
Ops... mi sa che ho detto delle cose ovvie e banali ma che penso veramente e penso anche che dopotutto ne valga davvero la pena:



La vita è una cosa meravigliosa, con una rosa è di più.



Pensando poi all'inverno, qui da noi piuttosto rigido, alla primavera quasi inesistente e all'estate breve... per non dimenticare queste meraviglie ho crocettato questo cuscino:




e questi i particolari:





A presto e buona vita!!!

4 commenti:

  1. Bravissima Patrizia, il ricamo è bellissimo e rifinito in modo impareggiabile!
    Quanto alle rose, anche a me piacciono molto, anche se i miei preferiti rimaangono i fiori di campo... torno ora da un'escursione nei prati.
    A presto
    Adriana

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  2. Molto , molto bello il tuo cuscino!!
    un saluto Elisa

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  3. Bellissimi anche i tuoi ricami a punto croce... Sei ecclettica da matti ragazza mia!

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